C’è un momento preciso, in cui un’idea smette di volteggiare in testa, e ti cade in mano.

C’è un momento preciso, in cui un’idea smette di volteggiare in testa, e ti cade in mano. Allora hai due possibilità: la getti via, perché è troppo difficile, complicato, faticoso farla maturare sul serio, oppure ti lasci sconvolgere la vita. Quando le cose vanno in quest’ultima direzione, allora tutto inizia a girare intorno a quel progetto. Proprio tutto. E non puoi darti pace finché non diventa quello che hai in mente.

Con l’Accademia è andata così. L’idea è rimasta nell’aria finché si è presentata la grande occasione di gettarne le basi solide. Si dice che sia proprio questo il passo più difficile: iniziare. Ma ora siamo felici di non aver avuto paura. Si dice così, no? Only the brave.

Siamo Andrea Piluso e Alessandro Amodio, e vogliamo parlarti della nostra Accademia Public House. Il nostro è un pub, ma anche un laboratorio di gusto, perché ci piace pensare che non avrà mai una forma finita e certa. Per crescere bisogna adattarsi, evolversi, prendere strade nuove. Ogni cosa può arricchirsi ogni minuto che passa. La sperimentazione di abbinamenti culinari inediti, la ricerca dei prodotti migliori, il rapporto diretto con i clienti, ci spingono ad alzare sempre di più l’asticella. Il traguardo, per noi, è una meta solo da sfiorare, ogni volta.

L’Accademia, nasce, nel luglio del 2018, a Rende (Cosenza). È stata una sfida non da poco aprire i battenti su un territorio pieno di locali, ristoranti, pub, birrerie. Abbiamo puntato, fin da subito, su una linea operativa ben definita basata su tre linee guida: qualità delle materie prime, birre ricercate, preparazioni fresche. Abbiamo sempre desiderato che il nostro locale diventasse quel genere di posto in cui il cliente desidera ritornare. E per guadagnare una fiducia del genere, la strada è sempre stata solo una: offrire il meglio. Non c’è altro modo di fare una cosa che farla bene.

Questa, però, è una strada piena di insidie, perché comporta un lavoro incessante ogni giorno, e poi sacrifici, rinunce; è un impegno che non si limita alla compilazione di un menù e alla preparazione di un panino, ma inizia a monte, dalla scelta accurata della verdura, della carne (acquistata solo da macellai di fiducia, tracciabile e controllata); dalla voglia di sperimentare e servire pietanze preparate al momento, di dare al cliente la possibilità di scegliere tra un buon panino, un secondo a base di carne, o una pizza, fragrante, a lunga lievitazione e condita con ingredienti eccellenti.

E poi c’è la grande passione per le birre artigianali. All’Accademia abbiamo un vasto carnet di fermentati accuratamente selezionati, rari, alcuni esclusivi, e serviti come insegnano i mastri birrai. Per mantenere un standard alto, anche nel servizio, i ragazzi del nostro team, seguono corsi di formazione ad hoc, tenuti da un Biersommelier, che ha conseguito il titolo alla Doemens Akademie di Monaco di Baviera.

Abbiamo disegnato il nostro locale pensando ai nostri viaggi, alle nostre culture di riferimento. I colori degli interni, richiamano le atmosfere del nord: le rifiniture classiche dei pub irlandesi, i richiami al verde muschio del sud dell’Inghilterra, l’ordine e lo stile dei ritrovi della mitteleuropa, sono stati i riferimenti estetici che volevamo completassero un quadro semplice: un piatto caldo ben fatto, una buona birra appena spillata e una poltrona comoda per godersi tutto.